http://www.flickr.com/photos/lov75/sets/72157632618879208/

era con noi il nostro esperto di erbe medicinali, Angelo Murari detentore del sapere di Sprea. In questa settimana Nicoletta (zona torricelle) si è data molto da fare per preparare l'aratura del Monte Crocetta in vista della coltivazione della cicoria, del carciofo, dell'avena.



potrebbero spargere i semi di cicoria... devo prenderli al consorzio o se qualcuno sa come procurarli.. si tratta di CICORIA SELVATICA o meglio cercarla con il suo nome scientifico CICHORIUM INTIBUS .
Le altre erbe come l'ortica, il frassino, il noce verranno raccolte, quando Angelo ci dirà, durante delle belle passeggiate insieme..

un'atmosfera magica, di grande pace, serenità, accoglienza, eravamo circondati da oggetti, immagini spirituali che richiamavano grande protezione.. e solo Marisa con la sua dolcezza poteva enfatizzare l'armonia di quella parte di collina con tutti questi simboli di amore.. Grazie Mari!!
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quando ci incontreremo a fine febbraio... Riccardo da quel che ho capito ha poi un arnese speciale per preparare la pasta!!!
Valentina Bianchi
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I "CANNAIOLI", ANATIDI IN VIA DI ESTIZIONE IN FASE DI RIPOPOLAMENTO
Nella giornata di Sabato sono stati intravisti dei Cannaioli verso Pastrengo, nella loro caratteristica attività d'intreccio di canne e terra cruda e trasporto d paglia. E' una specie molto rara che con la cementificazione era quasi scomparsa dall'Italia.
Sono stati notati anche strani movimenti del contadino proprietario del terreno. Subito interpretati come possibile schizzofrenia o sequenze di una danza antica, una volta intervistato ha rivelato trafelato: "Puff .. puff, ringrazio i cannaioli per l'aiuto a sfoltire quella parte di canneto "smarso"che aveva letteralmente invaso un "arseno", soffocando la vigna". ... Puff .. puff, l'anno prossimo spero che ritorneranno, così troveranno un canneto rinnovato e sano con piante di un anno. Anche i' ulivi finalmente riprenderanno a fare il loro mestiere, con minor ombra delle canne."
Niente danza arcana dunque, ma grande soddisfazione, gioia, tripudio e doppio gaudio!
Francesco Badalini
NOTE:
Poco si considera riguardo i rischi delle colture estese e non controllate di Arundo Donax. in America, dove èstata introdotta nel XIX secolo, il suo areale continua ad estendersi. È stata inserita nell'elencoo delle 100 specie alliene più dannose del mondo. Tale elenco, stilato secondo il protocollo Australian Weed Risk Assessment riguarda l’introduzione di piante in nuovi areali. Mack ( Mack, R.N. 2008. Evaluating the credits and debits of a proposed biofuel species Giant reed (Arundo donax). Weed Science 56:883–888) evidenzia l’importanza di una attenta, neutrale e trasparente valutazione dei rischi e benefici presenti nell’introduzione di una qualsiasi pianta in un nuovo areale a qualsiasi scala (locale, nazionale e regionale). Questa dovrebbe includere le caratteristiche biologiche (dormienza, germinazione, riproduzione, fitness, suscettibilità e resistenza a parassiti e locali predatori). È tra le specie di piante terrestri a crescita più rapida al mondo (può arrivare a quasi 10 cm al giorno ( Dudley TL (2000). Noxious wildland weeds of California: Arundo donax. In: C Bossard, J Randall, M Hoshovsky (eds) Invasive plants of California's wildlands). in America si sta diffondendo rapidamente provocando la scomparsa di piante autoctone Mackenzie A (2004). Giant Reed. In: The Weed Workers' Handbook. C Harrington, A Hayes (eds) ( Bell GP (1997). Ecology and Management of Arundo donax, and approaches to riparian habitat restoration in southern California. In Plant Invasions: Studies from North America and Europe, eds. JH Brock, M Wade, P Pysêk, D Green. Pp. 103-113. Backhuys, Leiden, the Netherlands.) e danneggiando così gli ecosistemi ripariali. Il fusto e le foglie di A. donax contengono numerose sostanze chimiche che possono risultare dannose; tra queste troviamo la silice e vari alvcaloidi, il cui compito è quello di proteggere la pianta dalla maggior parte degli insetti erbivori e scoraggiare altri animali dal nutrirsene (Mackenzie A (2004). Giant Reed. In: The Weed Workers' Handbook. C Harrington, A Hayes (eds) Bell GP (1997). Ecology and Management of Arundo donax, and approaches to riparian habitat restoration in southern California. In Plant Invasions: Studies from North America and Europe, eds. JH Brock, M Wade, P Pysêk, D Green. Pp. 103-113. Backhuys, Leiden, the Netherlands. M. Animali brucatori come le mucche, le pecore e le capre riescono a limitarne la diffusione ma difficilmente possono essere utili nel tenere la specie sotto controllo.
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Uscita Ferrazze e Montorio.
Causa manncanza di materiali visivi e testo restiamo in attesa di nuove .. Bip
Se volete le foto originali, potete scaricarle all'indirizzo http://www.mediafire.com/?1il7tehaqfqqj7l
RispondiElimina(cartella in formato zip)
Grazie Christian. Lo ho già scaricate da flickr e pubblicate.
RispondiElimina....immagino sia stata una bella giornata. Avrei piacere di invitarvi anche a casarole alla ricerca di erbe varie e...magari ci può venire qualche idea da fare là da me. Di ortiche li c'e strapieno...perciò quando dite.
RispondiEliminaCiao Arianna da quello che ho capito sei molto vicina a me. Abito a Saline (1 km sopra fane). Stiamo organizzando in questi giorni un orto collettivo nel mio terreno più altre varie attività. Se fossi interessata a questo o altre iniziative fatti viva.
EliminaGrazie.
Ciao Pierluigi
Certo Pierluigi: l'orto GirOrto, il terreno a Casarole ed il tuo potrebbero essere in collegamento, specie per le erbe commestibili ed officinali di montagna.
EliminaCiao Francesco
Si è interessante ciò che proponi. A casarole, si potrebbe trapiantare erbe di montagna, sia officinali che di montagna commestibili(come stiamo cominciando a pensare a Badia Calavena, li con possibilità di ampliamento a quelle di alta montagna anche arboree, come il mugo) dimodochè non ci sia eccesso di lavoro, perchè, essendo tu vicina d'estate al Girorto potresti inserirti li come orto che, a questo punto si amplierebbe a sia officinali di mezza montagna commestibili)e con tutte le altre iniziative in progettazione (terra cruda, ricavo delle sementi, e quant'altro).
RispondiEliminaSe riuscissi a coinvolgere qualcuno di Fane, Fosse, Sant'anna sarebbe importantissimo, ma non lo si può fare con un orto tradizionale, che da quelle parti hanno quasi tutti.
Il 24 Febbraio si pensava di andare a trobvare Riccardo Barba. Potremmo passare da Casarole nella prima tappa, magari presto a colazione, per poi andare a Badia.
Per me sarebbe un bel compleanno ..
Sento anche Riccardo.