Venerdì 6 dicembre e Lunedì 16 dicembre:
progettiamo il NOSTRO TERRITORIO
Roberto Burdese, presidente Slow Food
Maurizio Pallante, fondatore e presidente del “movimento
per la decrescita felice”
Averardo Amadio, presidente onorario WWF Veneto
Don Albino
Bizzotto, fondatore associazione “beati i costruttori di pace”
* Serata aperta a tutti con ingresso libero presso circolo
Noi ore 20,30 – Via don Oliboni, S. Pietro in Cariano. Maggiori informazioni al
340 4915732
La
Valle che vorrei II è un momento molto importante
per la valpolicella. La manifestazione unisce due percorsi da anni
avviati dal Movimento per la Decrescita Felice e dall'Associazione Terra
Viva, allo scopo di fare emergere idee e linee guida orientate allo
stop al consumo di suolo, ad una mobilità eco-sostenibile, una
urbanistica orientata alla ristrutturazione piuttosto che a nuova
edificazione, a realizzare aree adatte a contenere attività artigiane al
sostegno delle stesse, ad una politica che stimoli, con vari mezzi, una
agricoltura in equilibrio con l'ecosistema, che favorisca lo sviluppo
della fertilità del terreno e inquini gradualmente sempre meno. Insomma
vorremmo agire dal basso, a partire dalle due associazioni che
maggiormente si sono spese in questi anni per proporre progetti,
soluzioni alternative alle attuali, adottate dalla maggiorparte dei
comuni italiani.
Una rivoluzione silenziosa, per accompagnare la
politica verso scelte maggiormente oculate, che considerino la salute ed
il bene comune prima degli interessi privarti e particolari.
Venerdì 6 dicembre e Lunedì 16 dicembre:
progettiamo il NOSTRO TERRITORIO
progettiamo il NOSTRO TERRITORIO
Roberto Burdese, presidente Slow Food
Maurizio Pallante, fondatore e presidente del “movimento
per la decrescita felice”
Averardo Amadio, presidente onorario WWF Veneto
Don Albino
Bizzotto, fondatore associazione “beati i costruttori di pace”
* Serata aperta a tutti con ingresso libero presso circolo
Noi ore 20,30 – Via don Oliboni, S. Pietro in Cariano. Maggiori informazioni al
340 4915732
La
Valle che vorrei II è un momento molto importante
per la valpolicella. La manifestazione unisce due percorsi da anni
avviati dal Movimento per la Decrescita Felice e dall'Associazione Terra
Viva, allo scopo di fare emergere idee e linee guida orientate allo
stop al consumo di suolo, ad una mobilità eco-sostenibile, una
urbanistica orientata alla ristrutturazione piuttosto che a nuova
edificazione, a realizzare aree adatte a contenere attività artigiane al
sostegno delle stesse, ad una politica che stimoli, con vari mezzi, una
agricoltura in equilibrio con l'ecosistema, che favorisca lo sviluppo
della fertilità del terreno e inquini gradualmente sempre meno. Insomma
vorremmo agire dal basso, a partire dalle due associazioni che
maggiormente si sono spese in questi anni per proporre progetti,
soluzioni alternative alle attuali, adottate dalla maggiorparte dei
comuni italiani.
Una rivoluzione silenziosa, per accompagnare la
politica verso scelte maggiormente oculate, che considerino la salute ed
il bene comune prima degli interessi privarti e particolari.Roberto Burdese, presidente Slow Food
Averardo Amadio, presidente onorario WWF Veneto
Don Albino
Bizzotto, fondatore associazione “beati i costruttori di pace”
* Serata aperta a tutti con ingresso libero presso circolo
Noi ore 20,30 – Via don Oliboni, S. Pietro in Cariano. Maggiori informazioni al
340 4915732
La
Valle che vorrei II è un momento molto importante
per la valpolicella. La manifestazione unisce due percorsi da anni
avviati dal Movimento per la Decrescita Felice e dall'Associazione Terra
Viva, allo scopo di fare emergere idee e linee guida orientate allo
stop al consumo di suolo, ad una mobilità eco-sostenibile, una
urbanistica orientata alla ristrutturazione piuttosto che a nuova
edificazione, a realizzare aree adatte a contenere attività artigiane al
sostegno delle stesse, ad una politica che stimoli, con vari mezzi, una
agricoltura in equilibrio con l'ecosistema, che favorisca lo sviluppo
della fertilità del terreno e inquini gradualmente sempre meno. Insomma
vorremmo agire dal basso, a partire dalle due associazioni che
maggiormente si sono spese in questi anni per proporre progetti,
soluzioni alternative alle attuali, adottate dalla maggiorparte dei
comuni italiani.
Il primo incontro è stato fatto con una
quarantina di associazioni all'inizio del 2012, quasi tre anni fa,
all'agriturismo Agli Olivi nel paese della Valpolicella di Fumane. In
quell'occasione abbiamo lanciato l'idea. Allora si chiamava per un PAT (piano di assetto territoriale) delle associazioni.
Poi nel corso del tempo abbiamo raccolto tutta una serie di indicazioni
da parte delle associazioni e le abbiamo confrontate con un progetto
pratico ed attuato a Portogruaro, per comprendere la fattibilità del
progetto.
Nel corso del tempo molte associazioni si sono aggregate
andando ad incrementare quello che è un gruppo di tecnici, formato da
architetti, ingegneri, termotecnici, esperti in case clima e case in
paglia, in fotovoltaico e solare termico, in energia da fonti
rinnovabili, in geotermia e mobilità eco-sostenibile.
L'anno
successivo, in marzo del 2013 Terra Viva ha cominciato a muoversi sul piano culturale e
politico, con la conferenza LA VALLE CHE VORREI: Enoturismo o ancora
mattone? tavola rotonda con Sandro Boscaini presidente Masi Agricola, Maurizio Boselli docente Viticoltura a San Floriano, Paolo Manfrini direttore della div. turismo di Trentino Sviluppo. La serata, moderata dal giornalista Angelo Peretti,
ha fornito il la per cominciare il dialogo e l'organizzazione di un
percorso comune che unisse l'aspetto tecnico/scientifico a quello
politico/culturale.
L'obiettivo dunque è
applicare le linee guida elaborate nel percorso, ad una realtà
territoriale specifica qual'è la Valpolicella. Dunque un territorio
omogeneo, non un solo comune, che può, forse per la
prima volta in Italia, fornire un messaggio d'inversione di rotta, di
uscita dalla condanna del modello basato sulla crescita all'infinito,
fenomeno per nulla realistico, già denunciato come causa dei nostri mali già negli anni settanta dal
club di Roma, associazione non governativa, no-profit, di scienziati,
economisti,
uomini d'affari, premi
nobel leader politici e intellettualiattivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici
internazionali, capi di stato di tutti e cinque i continenti.
L'intento propositivo e costruttivo è sicuramente
compreso dalle associazioni. In particolare i quattro presidenti, tre nazionali
ed uno regionali, ovvero Roberto Burdese, presidente Slow Food, Maurizio Pallante, fondatore
e presidente del “movimento per la decrescita felice”, Averardo Amadio,
presidente onorario WWF Veneto, Don Albino Bizzotto, fondatore
associazione “beati i costruttori di pace”, hanno fatto un grande
regalo con la loro adesione e partecipazione. Anche le associazioni locali ed i
gruppi, dalla parrocchia all'associazione sportiva, verrenno successivamente
coinvolti nel percorso, poichè l'intento è muoversi come territoruio andando al
di la delle barriere sociali e dei gruppi di appartenenza. Una vera iniziativa
dal basso in definitiva, senza l'appoggio o la benedizione di alcun partito, ne
movimento di parte politica definito.
Ma non sarà
una conferenza noiosa, al contrario sarà una conferenza al contrario, dove
moltissimo spazio verrà dato agli interventi delle associazioni e delle singole
persone presenti in teatro. Infatti Ii tempo delle relazioni iniziali
sono limitate ad un quarto d'ora l'una, pur essendo i relatori di fama
nazionale ed oltre. Ci soffermeremo, invece sugli interventi e le
proposte/domande del pubblico. Le proposte dal pubblico non saranno formulate
direttamente, ma saranno raccolte e lette da alcuni foglietti così da
organizzare anche i tempi di esposizione ed evitare interventi troppo prolissi
o monopolizzanti.
Insomma tutto
è pensato per dare la parola prevalentemente alle persone ed
organizzare così, un percorso continuativo per idee progettuali che
anticipino e, in un certo qual modo, influenzino, le scelte della politica,
piuttosto che rincorrere decisioni già prese, come sta succedendo sempre più
speso in questi anni.
Il territorio
vissuto e deciso dalla gente, anche politicamente, perchè no?
Francesco
Badalini
MDF Verona
Associazione
Terra Viva
340 4915732
Articoli prima dell'evento
Verona Green: presentazione delle linee guida alle associazioni della provincia
L'Arena di Verona pagina 27 del 5-12-2013
Articoli e video sull'evento pubblicati nei giorni successivi
Verona Greeen: La Valle che vorrei, proposte politiche dal basso
Video e interviste sull'evento
Il video dell'evento integrale
Intervista Don Albino 1
Intervista Don Albino 2
Intervista Roberto Burdese presidente di Slow Food
APPUNTAMENTO PER COSTRUIRE ASSIEME
Ci siamo dati appuntamento a lunedì 16 dicembre, 20,45 Valgatara, sala civica Silvestri in Piazza Chiesa [comune di Marano di Valpolicella - 37020 il CAP per i navigatori].
Venerdì invieremo una
mail di conferma, poichè giovedì sera si riunisce la giunta comunale che
delibera l'assegnazione delle sale.
In ogni caso da venerdì potrai entrare qui e leggere la conferma o l'eventuale utilizzo di altra sala.
L'incontro è specifico sulla realtà della valpolicella e per questo motivo, riservato alle associazioni e gruppi dei cinque comuni della valpolicella. Negli altri territori le associazioni locali, organizzeranno in gennaio incontri
di presentazione delle linee guida, per zone omogenee.
Le associazioni
esterne alla Valpolicella, che già stanno cominciando a diffondere in altre zone e quelle interessate a seguire il percorso per
organizzare nel loro territorio, possono partecipare lunedì 16 dicembre come
auditori interessati.
Naturalmente sarà anche occasione per i saluti e gli auguri di fine anno.
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L'obiettivo dunque è applicare le linee guida elaborate nel percorso, ad una realtà territoriale specifica qual'è la Valpolicella. Dunque un territorio omogeneo, non un solo comune, che può, forse per la prima volta in Italia, fornire un messaggio d'inversione di rotta, di uscita dalla condanna del modello basato sulla crescita all'infinito, fenomeno per nulla realistico, già denunciato come causa dei nostri mali già negli anni settanta dal club di Roma, associazione non governativa, no-profit, di scienziati, economisti, uomini d'affari, premi nobel leader politici e intellettualiattivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali, capi di stato di tutti e cinque i continenti.
L'intento propositivo e costruttivo è sicuramente
compreso dalle associazioni. In particolare i quattro presidenti, tre nazionali
ed uno regionali, ovvero Roberto Burdese, presidente Slow Food, Maurizio Pallante, fondatore
e presidente del “movimento per la decrescita felice”, Averardo Amadio,
presidente onorario WWF Veneto, Don Albino Bizzotto, fondatore
associazione “beati i costruttori di pace”, hanno fatto un grande
regalo con la loro adesione e partecipazione. Anche le associazioni locali ed i
gruppi, dalla parrocchia all'associazione sportiva, verrenno successivamente
coinvolti nel percorso, poichè l'intento è muoversi come territoruio andando al
di la delle barriere sociali e dei gruppi di appartenenza. Una vera iniziativa
dal basso in definitiva, senza l'appoggio o la benedizione di alcun partito, ne
movimento di parte politica definito.
Insomma tutto è pensato per dare la parola prevalentemente alle persone ed organizzare così, un percorso continuativo per idee progettuali che anticipino e, in un certo qual modo, influenzino, le scelte della politica, piuttosto che rincorrere decisioni già prese, come sta succedendo sempre più speso in questi anni.
Il territorio vissuto e deciso dalla gente, anche politicamente, perchè no?
Francesco Badalini
MDF Verona
Associazione Terra Viva
340 4915732
Articoli prima dell'evento
Verona Green: presentazione delle linee guida alle associazioni della provincia
L'Arena di Verona pagina 27 del 5-12-2013
Articoli e video sull'evento pubblicati nei giorni successivi
Articoli prima dell'evento
Verona Green: presentazione delle linee guida alle associazioni della provincia
L'Arena di Verona pagina 27 del 5-12-2013
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