domenica 1 marzo 2015

I limiti dello scviluppo confermati dopo 40 anni



L'estate scorsa è uscito un'ulteriore studio recente pubblicato dal Melbourne Sustainable Society Institute (MSSI) che non solo conferma, dati alla mano, che a quarant'anni di distanza dalla pubblicazione de I LIMITI DELLO SVILUPPO, quello studio si sta dimostrando eccezionalmente preciso, ma si spinge più in la, sino ad indicare quali siano adesso le dinamiche che ci stanno portando dritti al collasso e che probabilmente hanno già contribuito a provocare la Crisi Finanziaria Globale (GFC).

Si tratta dello studio condotto dal prof. Graham Turner, “ Is global collapse imminent? ” (E' imminente un collasso globale?) Lo studio dimostra che non sarà il Picco del Petrolio in sé che porterà al collasso, quanto piuttosto che con il  superamento si andrà ad attingere a risorse più difficili, le quali necessitano di un incremento del capitale a loro destinato a spese del capitale dedicato al resto della società.
il collasso non sia evitato, ma solo ritardato di un paio di decadi e quando poi
avviene, il declino procede ad una velocità estremamente più rapida e si assesta a valori di sussistenza molto più bassi. Ascesa e declino diventano quindi profondamente asimmetrici, un effetto questo che è stato studiato e modellizzato dal prof. Ugo Bardi che l'ha battezzato Effetto Seneca o Dirupo di Seneca, dalla famosa citazione del filosofo:
L'incremento è graduale,  rovina precipitosa

Questi risultati contraddicono tutta la narrativa energetico-economica dominante che afferma come un aumento nell'efficienza estrattiva, non solo sia auspicabile, ma che sia parte integrante della soluzione del problema energetico.


 
 «Limits to Growth» include anche scenari più ottimisti, in cui l’umanità attua una migliore gestione delle risorse, ma purtroppo è lo scenario immutato meno ottimistico a essersi dimostrato più aderente agli sviluppi reali dal 1972 in poi. 
Il dato preoccupante è che lo scenario immutato del modello World3 prevede l’inizio del «superamento dei limiti e del collasso» intorno al 2015. Il tasso di mortalità dovrebbe cominciare ad aumentare verso il 2020, mentre il calo della popolazione di mezzo miliardo per decennio dovrebbe subentrare a partire dal 2030 circa.

L’autore dello studio dell’MSSI, Graham Turner, conclude profeticamente che «l’allineamento delle tendenze basate sui dati con le dinamiche di “Limits to Growth” indica che le prime fasi del collasso potrebbero verificarsi nell’arco di un decennio o potrebbero addirittura essere già in corso» e che «un crollo relativamente rapido delle condizioni economiche e della popolazione potrebbe essere imminente». Turner ravvisa nei prezzi globali dell’energia e degli alimenti degli indicatori dei limiti crescenti legati all’inquinamento e alle risorse. Aggiunge quindi che potrebbe essere difficile giocare d’anticipo nei confronti dei problemi, dato che «le prove scientifiche di gravi problematiche legate all’ambiente e alle risorse naturali hanno incontrato una notevole resistenza da parte di forze potenti della società».

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