domenica 20 gennaio 2013

PERCHE' RIPRODURRE I SEMI? PERCHE' FARLO IN ZONE ISOLATE? di Francesco Badalini

Gli OGM cosa sono
Gli OGM sono per prima cosa un prodotto industriale e non un prodotto tipico che si possa incontrare nei mercatini rionali o di paese. Sono sostanzialmente 4 le piante geneticamente migliorate che vengono oggi coltivate al mondo e tutte sono prodotte a milioni di tonnallate e vengono normalmente descritte come “commodity”, appunto per chiarire che si tratta di produzioni industriali. Si tratta di soia (il 57% della soia mondiale è da OGM), mais (25%), cotone (13%) e colza (5%).
Cotone a Maturazione


Colza in fiore










Sono coltivate nei 5 continenti, in particolare nei grandi Paesi agricoli mondiali come USA, Brasile, Argentina, Canada, India, Cina e Sudafrica. Nel 2007 sono stati coltivati nel mondo oltre 112 milioni di ettari con piante ingegnerizzate. 
Per paragone, tutte le piante coltivate in Italia coprono una superfice di 13 milioni di ettari.
Mai nella storia dell’agricoltura mondiale una tecnologia si è sviluppata tanto rapidamente, su superfici così vaste, in così tanti continenti.  



“Il mais Ogm è veleno”. Studio choc in Francia  vedi   http://it.novopress.info/2012/09/il-mais-ogm-e-veleno-studio-choc-in-francia/



 

L’Italia è stato l’unico Paese nell'area dei paesi "sviluppati" a bloccare la sperimentazione di campo degli OGM alla Ricerca Pubblica. Questa posizione, non corrisponde ad un blocco del consumo, poichè l'importazione di prodotti OGM in Italia è consentita. Dunque in ogni caso non è evitabile il consumo degli OGM, se non in circuiti di prossimità ben controllati o, nell'autoproduzione alimentare.


Immagine simbolica a rappresentare incroci genetici che in natura non potrebbero avvenire
Gli schieramenti contrapposti sono in sostanza tre: 
1) il blocco delle aziende sementiere, industrie chimiche ed imprese per la produzione di macchine agricole che non sono funzionali alla nuova tecnologia,                       2) l'insieme delle aziende legate ai nuovi brevetti di sementi geneticamente modificate
3) il gruppo minoritario in forza economica, ma maggioritario nei numeri, dei cittadini e di contadini si stanno mobilitando per creare circuiti di prossimità che non aderiscano a nessuno dei due precedenti blocchi economici.
lotti di frumento in fase vegetativa ibrido                            piante modificate con radiazioni


 






Se scartiamo le piccole aziende sementiere che lavorno  a livello territoriale e familiare, possiamo affermare che, in generale, anche questo tipo di azienda contrasta fortemente l'autoproduzione e lo scambio di sementi locali. Ecco qui un esempio http://nunhems.it/www/NunhemsInternet.nsf/id/IT_IT_AIB-signs-cooperation-agreement


Nell'ottica dell'autoproduzione e dell'autosufficienza alimentare e quindi nella nostra idea di coltivazione,  l'acquisto delle sementi e delle piante è un passaggio fondamentale come scelta iniziale. E' una valutazione ed azione che, però non può che essere che  momentanea, perchè il nostro  interesse maggiore è verso la ricerca di sementi "tradizionali", la riscoperta dei saperi e sapori tipici delle località dove l'ambiente naturale, con gli stessi identici meccanismi delle aziende sementiere, ha selezionato specie e cultivar adatte a specifici ecosistemi, microclima ed ambienti. 
Nella nostra scelta agronomica siamo pienamente coscienti della dinamicità di ogni ambiente naturale  Quelle stesse sementi che mio nonno seminava, non saranno esattamente identiche in morfologia di sviluppo della pianta a quelle che seminerà mio nipote. La differenza, dunque è nei tempi, che se rispettati si evolvono in parallelo all'evoluzione del nostro mondo circostante, dello stile di vita e relativi cambiamenti di abitudini alimentari che l'uomo ha da sempre assimilato nei secoli.


Siamo coscienti che le patate tipiche di un tal luogo d'Italia sono una contraddizione, poichè le patate sono, in realtà, originarie del Centro America, dove venivano coltivata presso le culture Mesoamericane e Andine ad esempio.
Sappiamo tutti che il mais è autoctono del messico. Ma i meccanismi di adattamento della natura hanno permesso, nel corso dei decenni e dei secoli poi, di adattarsi meglio ad un territorio, piuttosto che ad un altro e di conquistare diritto di cittadinanza.

Dobbiamo considerare, dunque nella nostra ricerca la grande potenzialità che la natura ci offre: l'adattabilità ad un ambiente, la selezione naturale di caratteri nuovi, talvolta recessivi, tal'altra dominanti e quindi l'enorme livello di mutabilità ed elasticità di ciò che noi chiamiamo tradizione, che, nel mio lessico ed esperienza, non fa rima con conservazione, parola statica e basata su un concetto d'immutabilità inesistente nei meccanismi di interazione di un qualsiasi ecosistema, come in quelli della evoluzione del pensiero ed azione umana.  Qui un articolo sugli studi di genetica effettuati sul mais negli anni ’50, in un’epoca di grande fermento per gli studi di genomica dalla biologa Barbara McClintock 

SEMENTI AUTOCTONE
Dobbiamo dire con molta chiareza che la maggiorparte del cibo che noi troviamo in commercio nella Grande Distribuzione Organizzata, è cibo prodotto con materie prime di cui spesso si fatica a risalire alla provenienza. Il tanto decantato menù Mediterraneo è zeppo di prodotti, anche base, coltivati a centinaia di chilometri di distanza. La pasta che italiani e non consumiamo è fatta con grano proveniente da chissà dove, poichè arriva con grandi navi da trasporto nei porti italiani e, guarda caso, proprio nel periodo di raccolta del grano italiano. 

Dunque le sementi, è da li che parte la filiera. Una filiera controllata dovrebbe essere la più sana, la più garantita da governi e associazioni di categoria. Invece succede che con sentenza del 12 luglio 2013, la Corte di Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo.

SCAMBIO AUTOPRODUZIONE
Lo scambio dei semi in Italia avviene solo ed esclusivamente per sementi tradizionali, per cui non registrate dalle multinazionali, anche per i modesti quantitativi e per la minor capacità di produzione che scoraggia le multinazionali a brevettare tali sementi.
In Italia abbiamo fatto qualche passo e la buona notizia è l'avvio del percorso e la dichiarazione di legalità per lo scambio. Civiltà Contadina è una delle maggiori associazioni attive nella conservazione delle varietà antiche. Ha istituito l'arca dei semi nel 2006 per conservazione attiva, non museale. Infatti lo scambio e il ricambio è molto praticato. Mi chiedo come mai in Italia queste realtà non vengano prese di mira dalle multinazionali. Probabilmente il motivo sta nella legge 46 del 6 aprile 2008  sullo scambio dei semi che da allora, in Italia è legale, anzi .. quasi legale. L'inghippo c'è, ovvero la condizione che le sementi siano iscritte in un registro nazionale gratuito delle varietà da conservazione. 
Le sementi tradizionali devono essere auto riprodotte, tramandate da almeno 50 anni e coltivate dallo stesso produttore che le scambia in ambito locale, cioè quello di tradizionale coltivazione di una varietà o nell'ambito della provincia, e in quantità limitata: 1000 m2 per patate e orticole; e un ettaro per cereali e colture da campo. Vedi http://www.aamterranuova.it/Ambiente-e-decrescita-felice/Scambio-di-semi-ora-e-legale.-Quasi


Detto questo, considerando che le notizie si trovano sopratutto in rete, si riporta un documentario con valide argomentazioni e documentazioni.

Ambiente e OGM di Rebeka Legovic  http://youtu.be/vooPDMmBRQM

Se vuoi agire firma queste due petizioni

Al bando gli OGM in Italia https://secure.avaaz.org/it/petition/Al_bando_gli_OGM_in_Italia/
ULTERIORI INFORMAZIONI   http://www.repubblica.it/ambiente/2012/10/12/news/arriva_in_italia_il_mais_ogm-44410227/

 Al bando i salmoni OGM in USA: non li voglio nel piatto http://www.avaaz.org/it/stop_frankenfish_r/?bvMxvdb&v=21120

 

 

Sembra che "qualcuno" stia pensando a salvare la biodiversità.

Ma sarà proprio così? E' un gruppo di benefattori? Vedi I Rockefeller costruiscono l' arca di noè ... Cosa ci nascondono? 

http://sapereeundovere.com/rockefeller-si-fa-larca-di-noe-cosa-ci-nasconde/

perché fondazioni come quella di Bill Gates si sono impegnate per la sua promozione, finanziando le nazioni in via di sviluppo e i loro centri di ricerca agrari perché confenzionassero e inviassero i semi nel “bunker dell’Apocalisse”? 

 

La guerra distrugge la banca dei semi di ALEPPO. Essa riparte dal prelievo dallo lo Svalbard Global Seed Vaultì     Vedi http://www.queryonline.it/2016/02/24/a-cosa-serve-il-deposito-di-semi-dellapocalisse/

 


mercoledì 16 gennaio 2013

Venerdì-Sabato-Domenica-Martedì di Francesco Badalini, Valentina Bianchi e Bernardo Piemonte


Venerdì 18 Gennaio tavola rotonda orti 

19,00/19,25 esposizione delle novità (ogni responsabile invii)

19,25/19,50 lavoro in gruppi operativo per organizzazione dei ruoli e compiti- I gruppi sono: [1] Montorio, Ferrazze, La Giarola (e nuova terra a San Michele se ci sarà) [2]Pescantina Tirtha/ Pescantina Arcè, Girorto Sant'Anna-Badia [3] Isola della scala-San Massimo-Poiano  Casteldazzano [4] Monte Crocetta/Avesa  [5] Garda, Bardolino, Castelnuovo

19,50/20,15 Risultati ed appuntamenti
[pranzo/boufet autoprodotto 20,45 film Piccola terra  con regista]



Sabato 19 gennaio alle 9,00 mattina MONTE CROCETTA INCONTRO OPERATIVO  ARATURA DEL CAMPO OFFICINALI 
Panino assieme e, un gruppo va a tagliar canne lungo l'Adige e un'altro si ipotizza a camminare



Domenica 20 gennaio mattina zona est raccolta canne: Sentire Bernardo 347 4414557
Canne in emissione del pennacchio














Come e quali canne? Clicca qui https://docs.google.com/file/d/0B3QMR_nl3YecYTRlZTEzOTgtYWI2MC00NjY4LWIwZWEtNjNjYzQ3ZDNiMjJh/edit?pli=1


Istruzioni del Magister Umbro. Per le canne potete fare fasci da 15 circa perché altrimenti pesano troppo da fresche e lasciare le punte che potremmo usare eventualmente.
L'importante con le canne è non farle girare troppo perché sono lunghe e scomode da girare. Quindi si taglia col forbicione e si buttano giù come fossero alberi tutte vicine e con le basi pari (importante metterle tutte in ordine: base con base e punta con punta). Se sono intrecciate allora si procede così: si taglia e si tira la base lontano dalle altre lasciando la canna ancora in piedi. Si fa lo stesso con le altre 7-8 creando un fascio che a questo viene preso e tirato tutto insieme.
Il lavoro procede velocemente se si conoscono i trucchetti.
Ricorda: le canne piccole piccole non servono e anche quelle senza fiore e senza rametti laterali perché non sono mature. Quindi o hanno il fiore (meglio) o sono dell'anno prima e senza fiore ma con i rametti laterali.

Opificio dei sensi


Martedì 22 gennaio alle 21 VERONA EST INCONTRO ORGANIZZATIVO riunione delle persone interessate agli orti collettivi della zona est di Vr (b.go Venezia, Porto S. Pancrazio, S. Michele, Ferrazze, Montorio)

Ci vediamo all’Opificio dei sensi - Via Brolo Musella, 27-  Ferrazze - S. Martino Buonalbergo

 

Sentire Bernardo


Per arrivare

http://arci.it/sedi/dettaglio/opificio_dei_sensi_1539_san_martino_buon_albergo_vr.htm 



Terra Viva Verona: ALI-MENTI : FILM CON REGISTA SU ORTI E INTEGRAZIONE

http://www.ortorto.blogspot.it/2013/01/ali-menti-venerdi-18-film-piccola-terra.html

sabato 12 gennaio 2013

MONTE CROCETTA LAVORI IN CORSO 2 di Valentina Bianchi


Quinzano, sommità del Monte Crocetta
Cari amici camminatori e appassionati di piante dai poteri curativi abbiamo fatto la nostra prima gita-esplorazione sul monte crocetta all'inizio di questo nuovo anno, alla ricerca di benefiche erbe... abbiamo ispezionato il territorio con alcuni esperti Angelo Murari erborista, erede del sapere di Sprea e il dott. Bianchi, che da più di trent'anni cura con la medicina naturale.
Eravamo un bel gruppetto, bellissima empatia e grandi chiaccherate..siamo saliti, abbiamo osservato le piante spontanee presenti e studiato le tante cose da fare per iniziare bene quest'avventura!
Bisognerà recintare una parte di terreno perchè ci sono molte persone e cavalli in passeggiata che passano dal campo, scelto per piantare il carciofo, la cicoria e altre piantine.. di fianco al nostro pezzo di monte passa un tratto del sentiero europeo..





Dovremo passare poi con il trattore, muovere la terra, pulire pulire così in marzo siamo pronti per piantare...
L'obiettivo è iniziare preparando alcune semplici tinture madri che poi unite andranno a comporre un meraviglioso depurativo. Alcune piante come l'ortica, il frassino le troviamo spontanee, altre come il carciofo le coltiveremo.
Nella preparazione della tintura madre si devono effettuare molti passaggi, la raccolta, la macerazione, la triturazione... ognuno sceglierà, in base alle sue possibilità di tempo, a che fase, nella creazione dell'intruglio, prendere parte.
Lunedì 14 gennaio ci troveremo alle 20 presso lo studio Bianchi in via Ca' di Cozzi 10 di  fronte alla Famila e provveditorato degli studi per confrontarci, rivedere il lavoro da fare e suddividerci i compiti.. Entusiasti e numerosi vi aspettiamo.. Vale e Angelo 347.4598884

giovedì 10 gennaio 2013

Ali-menti Venerdì 18 Film PICCOLA TERRA


ore 19,00 Tavola rotonda su Gli orti collettivi in avviamento per Marzo.

ore 20,15 Tavola imbandita e bouffet con i prodotti del territorio da noi stessi auto-organizzata.
Per i piatti, bicchiere posate organizza Maurizia e Giorgia.  Maurizia Butturini <gattomauri@gmail.com>,  Giorgia Ronconi <giorgia.ronconi@gmail.com> 349 7193931  

ore 20,45 FILM-Orti e Agricoltura

Venerdì 18 Gennaio al Museo Africano, ore 20,45 Sala Africa,  il Movimento per la Decrescita Felice in collaborazione con Ortichecrescono e Fondazione Nigrizia, organizzano la proiezione del lungometraggio    
PICCOLA TERRA

Qui http://www.cinemaitaliano.info/news/12573/piccola-terra-la-vita-sulle-montagne-marginali.html  Una breve recensione di Carlo Griseri


RegiaMichele Trentini  
Anno di produzione: 2012
Durata: 54'
Tipologia: documentario
Genere: ambiente/antropologico/sociale
Paese: Italia
Produzione: Università di Padova, Trotzdem 
Formato di ripresa: HDV
Post Produzione: Ottimizzazione audio presso lo Screen Studio di Trento
Formato di proiezione: DVD, Mini DV e DigiBeta, colore
Ufficio Stampa: Cierre Edizioni Ufficio Stampa
Titolo originale: Piccola Terra
Altri titoli: Small Land - Petite Terre - Malá Zem



 

Seguirà il dibattito con l'autore/regista.

La partecipazione è libera per tutti gli associati MDF. Per informazioni sul ciclo completo delle conferenze Ali-Menti, TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE- SAPER FARE NEI NUOVI ORTI COLLETTIVI
Per maggiori informazioni invia a francescobadalini@gmail.com o chiama al cellulare 340 4915732"

Gradita segnalazione di presenza e cibo fatto in casa da condividere dalle 20,15 alle 20,45

martedì 8 gennaio 2013

Sabato GIORNATA INSIEME IN MONTAGNA



Sabato 12 gennaio  GIORNATA INSIEME
INVITA CHI VUOI ALLA CAMMINATA: E' APERTA A TUTTI.
 

Per arrivare: dopo Marano di valpolicella, salire e passare San Rocco. Dopo due/tre chilometri dopo un tornante lungo, sulla Sinistra seguire per Girotto e per ponte Tibetano. La strada finisce al parcheggio di Malga Biancari.

Dalle 0re 14,00 alle 15,30 Camminata in montagna con visita al gir-orto, al presidio slow food del pero misso (albero patriarca), al sito dove stiamo ipotizzando la costruzione estiva della casa in terra cruda utilizzabile poi per attività dello spirito (incontri seminari, yoga ecc.), di arte (musica, pittura, ecc.) di artigianato (cesteria, cuoio, ecc.). Possibilità di camminata limitata dalle 14,00 alle 14,30.

Ore 15,00 (per i più piccoli o appassionati di spettacoli per burattini) un gruppo potrebbe spostarsi per lo Spettacolo di burattini: Cappuccetto Rosso, allestito da Teatro Mondo Piccino, in ricordo del Maestro Nino Pozzo a trent’anni dalla scomparsa.


 

 

Ore 16,30/17,00 merenda in malga (ognuno porti qualcosa e condividiamo. Preferibile cibo bio o di autoproduzione).




IN MATTINATA ASSEMBLEA DEI SOCI IN MALGA E PRANZO
 CON SOCI MDF, MAGISTER AGRICOLA, COLLABORATORI











Ciao Buona Giornata,
Francesco
340 4915732

lunedì 7 gennaio 2013

DIARIO DI AUTOCOSTRUZIONE Casa in paglia alle Golosine, Casa in terra cruda nel parco dell'Adamello di Alessandro Ceriani


Visto l'interesse per l'architettura naturale, pubblico due foto



Casa in legno certificata classe A (isolamenti consistenti e impianti irrisori) da me ed altri colleghi progettato per un amico alle Golosine, corte Chioda

casa in paglia e terra cruda. Cantiere di autocostruzione nel parco Adamello al quale ho partecipato assieme ad altri ragazzi.


ciao
Alessandro