Uscita molto piacevole, per le alte competenze di Angelo Murari, per l'interessante interazione con il contadino Agostino allo storico rustico di Ca' dell'Ara ed il secondo scambio con l'orto collettivo di Saline.
In breve, pubblicheremo i link alle clips realizzate nell'uscita.
SECONDA USCITA Sabato 29 marzo: il prato nel piatto - sabato 29 marzo.
Uscita godereccia dedicata a passeggiare assieme, conoscere e riconoscere e all'organizzazione di una cena assieme.
Silvia Ferrari al secondo incontro parlerà delle
piante spontanee commestibili, dal punto di vista alimentare e culinario.
Ad ogni incontro saranno elencate le
piante che si presume di incontrare.
Uscita
Avvio del percorso: ore 14,00 uscita nell'alta valle di Marano
Descrizione del percorso: nella
escursione attraverseremo vari ambienti differenziati tra per
condizioni climatiche, umidità, esposizione ed altitudine', in modo da
poter rintracciare varie tipologie di piante mangerecce e vari stadi di
maturazione all'interno dello stasso genere.
Obiettivi: Riconoscere
le piante mangerecce di marzo, riconoscimento dei vari ambienti, prime
indicazioni su modalitò di cotture e ricette, preparazione alla cena
collettiva di domenica 13 aprile in fase organizzativa.
Attrezzature
Materiali:
scarponcini,
o scarpe da ginnastica con suola, zainetto e sacche da raccolta,
possibilmente in materiale naturale per far traspirare al meglio le
nostre raccolte, penna, matita, gomma, quaderno (o schede con carta
assorbente o altro materiale assorbente), possibilmente adatto a
fungere anche da erbaio, macchina fotografica per chi ce l'ha,
mantella, o spolverino per eventuale pioggia, cambio calzini.
Materiali per l'erbario: Chi vorrà costruire
l'erbario, dovrà dotarsi di una serire di attrezzi:
paletta,
zappetta, cesoia, coltello (tipo opinel), sacchettini, (o schede rigide
se dispone di zaino con busto o comunque antischiacciamento), piccole
buste per piante più delicate e sopratutto per fiori delicati..Chi porterà le schede rigide dovrà riportare preventivamente su di esse le categorie, in modo da rendere agevole l'annotazione al momento della raccolta. I dati più importanti sono relativi alla stazione:
- località: eventuale indicazione dei riferimenti topografici più significativi, come
l'altitudine, (porteremo l'altimetro) esposizione, substrato geologico, tipo di vegetazione
circostante, caratteri ambientali generali, livello di antropizzazione
- caratteristiche della pianta "in vivo": il portamento, i colori dei fiori e delle foglie, l'altezza, dimensioni del fusto.
Erbe mangerecce della tradizione che si
prevede di trovare.
IL
PAPAVERO (papaver rhoesas) detto comunemente
“rosolaccio” e da noi in Valpolicella “
le poavare”
Speriamo che le rosette di foglie siano
ancora immature e non abbiano ancora emesso i fusticini fiorali.
LA
PARIETARIA (parietaria
officinalis) detto anche erba vetriola e da noi in Valpolicella “la veriola”
LA
PIMPINELLLA (sanguisorba
minor)
In Valpolicella non se ne faceva uso
alimentare, ma il suo fra il cetriolo e la noce
è molto caratteristico. La pimpinella fra l’altro è molto comune e
inconfondibile e quindi se ne potranno raccogliere le foglie per insaporire
insalate o formaggi a pasta molle
L’AMARANTO (amaranthus retroflexus) in Valpolicella
detto comunemente “bion”
Si trova nei suoli coltivati, quindi
potremo raccoglierlo se faremo un
percorso che costeggia i campi.
LA
BARDANA (arctium lappa) tipica dei terreni calcarei
come i nostri.
LA
BORSA DEL PASTORE (capsella bursa-pastoris)
IL
CARDO MARIANO ( silybum
marianum) Speriamo che non sia troppo tardi e che la pianta si ancora tenera
IL
CHENOPODIO (chenopodium album) detta comunemente da noi
“el farinel”
LA
CICORA SELVATICA
(cichorium intybus): una delle tante cicori molto comuni e spesso confuse le
una dalle altre, comunque tutte mangerecce.
LA
MALVA (malva sylvestris): dovrebbe essere il
momento giusto, prima della fioritura
L’ORTICA
(urtica dioica) anche per questa
pianta non dovrebbe essere troppo tardi
LE
RUCOLE SELVATICHE
IL
TARASSACO (taraxacum
officinalis) forse la pianta più conosciuta e raccolta; da noi detta “radecio”
“radecela” “pissacan”
GLI STRIGOLI (silene vulgaris) la pianta è conosciutissima con vari
nomi “sgrisoloni” in Valpolicella , “carletti” “carlini”
Ambiente: Alta collina di Marano.
Ritrovo: piazza a Marano di Valpolicella alle ore 13,45
Ritrovo: piazza a Marano di Valpolicella alle ore 13,45
Quota giornaliera: 15 euro.
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