lunedì 3 novembre 2014

Consigli per gli acquisti


Pizzeria La Fontana, via Valpolicella 82/84 San Pietro Incariano

• ANNO: 1997
• REGIA: Sandro Baldoni
• SCENEGGIATURA: Sandro Baldoni, Johnny Dell'Orto
• ATTORI: Ennio Fantastichini, Carlo Croccolo, Silvia Cohen, Ivano Marescotti, Mariella Valentini,
Sebastiano Filocamo, Carolina Salomé, Paolo M. Scalondro, Johnny Dell'Orto, Maurizio Crozza,
Emanuela Giordano, Mauro Marchese, Mauro Marino, Pietro Biondi, Flavio Bonacci, Cosimo
Cinieri, Barbara Cupisti


"Diretto da Sandro Baldoni - che si era distinto per il divertente e paradossale 'Strane storie' - 'Consigli per gli acquisti' è una grottesca satira della pubblicità, dei suoi 'creativi' e dei loro metodi. Un mondo cinico che non tiene conto della realtà (i disoccupati, gli scioperi, la salute altrui) e tira dritto per la sua strada. Eppure, anche se basterebbe poco per ridicolizzarlo, questo mondo finisce per avere partita vinta. E l'usciere licenziato, quando torna a casa, la trova invasa da prodotti altamente reclamizzati". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 12 novembre 1997)"Direi che il film, in un'alternanza avanguardistica di bianconero e colore, si smarrisce un po' inseguendo invano le evanescenti psicologie dei personaggi; ma imbocca la via maestra quando al gran tavolone del 'brain storming' arriva il padrone del vapore, un Carlo Croccolo in forma stupenda che vale da solo il prezzo del biglietto. Qui la satira di Baldoni si fa graffiante, le visualizzazioni delle varie ipotesi di spot si succedono spassose, la musica di Carlo Siliotto ironizza con classe: e siamo tutti solidali con quel cagnolino che per sottrarsi alla pappa coi vermi se ne torna di corsa al canile. Magari potessimo farlo anche noi". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 20 settembre 1997)"Sotto lo strato del grottesco e il gioco a chiave intorno a diversi personaggi (vi si riconoscono signori dell'advertising come Oliviero Toscani o Gavino Sanna), Baldoni mette in scena un film di radicale pessimismo, dove si ride spesso ma si ride giallo (...). 'Consigli per gli acquisti' è recitato molto bene. Qui e là la sceneggiatura appare esitante: ma in fondo si tratta di un primo lungometraggio ('Strane storie' era composto di corti) ed è un peccato veniale. Quel che sconcerta, invece, è il peso dei sensi di colpa di cui gronda ogni fotogramma. E perché mai? Baldoni non ha nulla da rimproverarsi. A rimproverarlo, del resto, stanno già pensando i suoi (ex) colleghi pubblicitari. Una prova che il film ha colto nel segno". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27c settembre 1997)"Diretto da Sandro Baldoni - che si era distinto per il divertente e paradossale 'Strane storie' - 'Consigli per gli acquisti' è una grottesca satira della pubblicità, dei suoi 'creativi' e dei loro metodi. Un mondo cinico che non tiene conto della realtà (i disoccupati, gli scioperi, la salute altrui) e tira dritto per la sua strada. Eppure, anche se basterebbe poco per ridicolizzarlo, questo mondo finisce per avere partita vinta. E l'usciere
licenziato, quando torna a casa, la trova invasa da prodotti altamente reclamizzati". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 12 novembre 1997)"Direi che il film, in un'alternanza avanguardistica di bianconero e colore, si smarrisce un po' inseguendo invano le evanescenti psicologie dei personaggi; ma imbocca la via maestra quando al gran tavolone del 'brain storming' arriva il padrone del vapore, un Carlo Croccolo in forma stupenda che vale da solo il prezzo del biglietto. Qui la satira di Baldoni si fa graffiante, le visualizzazioni delle varie ipotesi di spot si succedono spassose, la musica di Carlo Siliotto ironizza con classe: e siamo tutti solidali con quel cagnolino che per sottrarsi alla pappa coi vermi se ne torna di corsa al canile. Magari potessimo farlo anche noi". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 20 settembre 1997)"Sotto lo strato del grottesco e il gioco a chiave intorno a diversi personaggi (vi si riconoscono signori
dell'advertising come Oliviero Toscani o Gavino Sanna), Baldoni mette in scena un film di radicale pessimismo, dove si ride spesso ma si ride giallo (...). 'Consigli per gli acquisti' è recitato molto bene. Qui e là la sceneggiatura appare esitante: ma in fondo si tratta di un primo lungometraggio ('Strane storie' era composto di corti) ed è un peccato veniale.
Quel che sconcerta, invece, è il peso dei sensi di colpa di cui gronda ogni fotogramma. E perché mai? Baldoni non ha
nulla da rimproverarsi. A rimproverarlo, del resto, stanno già pensando i suoi (ex) colleghi pubblicitari. Una prova che il film ha colto nel segno". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27c settembre 1997)

Nessun commento:

Posta un commento