martedì 2 dicembre 2014

Cibo criminale le insidie nel mio piatto



http://www.veronasera.it/cronaca/verona-mercatini-km-zero-solo-parole-iene-verona-svelano-lavoro-azienda-agricola-28-novembre-2014.html



Tendenzialmente ai mercatini di Verona Natura partecipano quasi esclusivamente aziende convenzionali, la cosidetta agricoltura di miniera, quasi tutti delle basse veronesi, con prezzi molto bassi, per cui è poco competitivo partecipare con il biologico, a meno che l'azienda bio sia molto riconosciuta. All'interno del regolamento di Verona Natura non è escluso il bio, basta aderire e versare le quote, (quota del consorzio, caparra) e comperare i vari gadget tipo lo stand. Il regolamento recita "solo prodotti della azienda", ma si sa che diversi produttori non possono avere così tanti prodotti. All'interno dei mercatini km 0 vanno a colpire solo il biologico? Ricordo qualche anno fa le inchieste de le Jene sulla cucina molecolare, tipologia di ristorazione che non rientra nelle mie preferenze. Tale campagna ha coinciso con altre azioni e sopratutto con il contemporaneo lancio di una linea di ristoranti di più basso profilo. Forse è una coincidenza? Fatto sta che chi, come il redattore capo di Rai 3, denunciava pubblicamente le fatali coincidenze, è stato costretto a ritirare il post dal suo blog per le denunce. Starei attento ai biologici falsi, che vanno sbugiardati pubblicamente, ma starei ancora più attento alle campagne di qualche TV, che coincidono con altre operazioni commerciali .. 
Magari i mercati contadini locali (bio e non bio) stanno forse erodendo qualche quota di mercato di troppo ai commercianti? Chissà..



Ps: il produttore bio del pestrino è certificato, per cui controllato da una associazione del bio. Le certificazioni sono serie, con controlli sul magazzino prodotti sui registri e in campo. Il problema non sono la serietà dei controlli o l'iscrizione ad una qualsivoglia associazione di controllo, ma la poca serietà di chi gestisce l'azienda, perchè le certificazioni sono sul processo e non sul prodotto. 


 
Per semplificare, pur essendo sicuramente bio i prodotti in campo, dal campo a qualsisi mercato il carico si può "arricchire" di prodotti non aziendali. E questo è il buco di tuttele certificazioni, dal bio, alle uve clandestine fuori zona, ai mosti concentrati. 

 


Da quanti anni si sta proponendo la risonanza magnetica come sistema di controllo certo e scientifico? Quanti lo hanno adottato? I giri sottobanco sono troppi per poter accettare controlli troppo seri, e non si parla di biologico, ma di tutto il giro dell'alimentare. 


 


A Febbraio come Movimento per la Decrescita Felice di Verona organizzeremo una conferenza storica, sul libro dossier Cibo Criminale, di Luca Ponzi, tratto da sentenze di tribunale. Li se ne vedranno delle belle. 

http://archivio.panorama.it/scienza/salute/alimentazione/frodi-alimentari-libro 
 

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